Discalculia

Discalculia, i sintomi, le cause, l’aiuto che può dare uno psicologo infantile

La discalculia è un disturbo dell’apprendimento (DSA) poco conosciuto, i cui sintomi si rintracciano nella difficoltà nel riconoscere i numeri, attribuirgli valori e relazione. Le cause non riguardano assolutamente l’apprendimento difficoltoso della materia, ma piuttosto problematiche nell’acquisizione di  abilità relativamente semplici del sistema di calcolo. Un colloquio (anche online) con uno psicologo infantile potrà aprirvi gli occhi sulle reali difficoltà che vostro figlio sta attraversando (a scuola e a casa).

La matematica è difficile e per molti si tratta di uno studio pesante e per niente creativo. Questo dipende in una certa misura dai programmi scolastici (statisticamente l’Italia è il paese della UE con minore propensione agli studi matematici) e in alcuni casi non sporadici, ma nemmeno troppo diffusi, da disturbi di apprendimento (in assenza di lesioni neurologiche o problemi più gravi).

La discalculia ha cause che possono riguardare inoltre l’orientamento nello spazio e l’organizzazione sequenziale: per un bambino che presenti discalculia le cifre 318 e 813 sono identiche. Infatti riesce a leggere ogni singolo numero, senza però identificarne il valore contestualizzato. La discalculia riguarda soprattutto le capacità aritmetiche e non quelle logiche, tutte le procedure che richiedono l’automazione di specifici passaggi di base.

La discalculia ha sintomi evidenti dopo la terza classe delle scuole primarie nell’incapacità di svolgere operazioni, nel non riuscire a scrivere numeri sotto dettatura o analizzare dati. Un genitore si può rendere conto del problema dal fatto che il proprio figlio prova fatica a contare alla rovescia, che non distingue i differenti segni aritmetici o che non è capace di incolonnare i numeri.

Come nel caso della disortografia, è necessaria la diagnosi di uno specialista, uno psicologo infantile o un neuropsichiatra. Qualsiasi figura scegliate è possibile che vi chieda di lavorare in tandem con un logopedista o altre figure professionali, al fine di ottenere il miglior risultato.

Carissimi genitori, cercate di trovare la tranquillità dentro voi stessi, la dovrete comunicare a vostro figlio, per distoglierlo dalla frustrazione che ha provato finora. I suoi brutti voti non erano i risultati della mancanza di impegno, anzi!

Adesso avete una tangibile occasione di prenderlo per mano e provare, con lui, ad affrontare questa difficoltà. Se lo vorrete sarò insieme a voi, fin da subito, dalla vostra parte.