La dipendenza dai cellulari negli adolescenti

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La dipendenza dai cellulari negli adolescenti

L’utilizzo massivo degli smartphone ha avviato profonde trasformazioni sociali ed affettive.

Indipendentemente dall’età o dallo status socio-economico, questo strumento è ormai alla portata di tutti ed assolve compiti che vanno ben oltre alla loro idea progettuale iniziale.

Ben presto il cellulare ha cominciato a rispondere e ad alimentare il bisogno comune di essere vicini, superando i confini dello spazio e del tempo, trasformando profondamente le possibilità delle relazioni quotidiane, favorendo la possibilità di aumentare le occasioni di intimità e, talvolta, anche quelle di violazione della libertà e degli spazi personali.

Attraverso il cellulare si regolano le distanze nella comunicazione: l’avvicinamento o l’allontanamento sono dipendenti dalla volontà di chi li gestisce e proteggono o aggravano l’impatto emotivo delle relazioni.

Il ponte virtuale che lega i ragazzi l’uno all’altro li rende capaci di gestire l’ansia che invece si genererebbe con il vissuto di relazioni concrete.

Gli adolescenti infatti sono sempre più esempio dell’utilizzo del telefonino come strumento di difesa per affrontare le insicurezze nella comunicazione, sia nella fase di iniziale di conoscenza che in quelle di trasformazione e gestione delle relazioni.

I genitori invece, sempre più spesso sostenitori del precoce possesso del telefonino da parte dei bambini e ragazzi, trovano nel telefonino una risposta al proprio bisogno di restare costantemente presenti nella vita dei propri figli, adoperando il cellulare come ciò che è stato definito un “guinzaglio tematico”.